A Grosseto lo spiacevole “primato” della peggiore segnaletica d’indicazione
Alla città di Grosseto (e dintorni) a nostro parere va forse assegnato lo spiacevole primato della peggiore segnaletica di indicazione.
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Alla città di Grosseto (e dintorni) a nostro parere va forse assegnato lo spiacevole primato della peggiore segnaletica di indicazione.
Le nostre città sono una foresta di segnali stradali, ma abbiamo riscontrato che su molte strade italiane c’è la diffusa installazione di segnali verticali errati, e soprattutto inutili, che il codice indica chiaramente di non installare.
Alcuni lettori e tecnici ci hanno chiesto quando sono obbligatorie le strisce longitudinali di margine delle corsie, uno strumento molto utile per facilitare il comportamento degli utenti e la loro sicurezza.
In diverse città abbiamo riscontrato l’errata segnaletica verticale e orizzontale per gli attraversamenti ciclopedonali che collegano un percorso promiscuo con pedoni e ciclisti.
Molte strade locali delle periferie del boom edilizio sono state realizzate senza i minimi parametri di funzionalità e sicurezza: spesso sono prive di marciapiedi, oltre che di parcheggi e di un’adeguata sezione per consentire tutte le regolari funzioni necessarie alla mobilità di un quartiere residenziale e di una città. In diversi casi queste strade rimangono inefficienti e insicure con la motivazione che mancano i soldi per riqualificarle, dare spazio regolare
Abbiamo riscontrato in molte città la diffusa abitudine di “abbondare” nella segnaletica stradale che regola la circolazione nelle rotatorie, con un evidente spreco di inutili segnali e denaro pubblico (mediamente in una rotatoria si sprecano segnali per circa 2.000 euro).
Informare sulla “mala segnaletica stradale” in Italia purtroppo è un esercizio facile. L’elenco della “mala segnaletica” è così ampio che i casi potrebbero essere centinaia, migliaia.
Il corso del “Piano generale della segnaletica stradale di indicazione”, con uno specifico MANUALE TECNICO, mira a formare i tecnici, in particolare dei Comuni, Province e aziende che producono la segnaletica stradale, per predisporre un “PIANO GENERALE della SEGNALETICA STRADALE DI INDICAZIONE sull’intero territorio comunale”, con tutte le informazioni stradali, nel rigoroso rispetto del Codice della Strada. Il corso illustra il metodo per organizzare il “piano generale della segnaletica stradale
La Regione Emilia Romagna con apposita delibera pubblicata sul Bur, le “Linee guida per la progettazione dei piani di segnaletica verticale”.
Un’azienda di Bergamo propone il brevetto “Pedone sicuro”, un sistema brevettato di segnalazione per attraversamenti pedonali composto da fotocellule che rilevano la presenza del pedona sul marciapiede o in prossimità di un incrocio a ridosso dell’attraversamento stesso.